L’uomo che lasciò fuggire Boney

Casimir Carbonnier: Ritratto del Maggiore Sir Neil Campbell, 1818 Olio su tela

È stato presentato durante la conferenza stampa del 25 luglio 2012, presso i Musei Nazionali delle Residenze Napoleoniche dell’Isola d’Elba, il ritratto di oltre 2 metri di altezza a figura intera del Generale Neil Campbell, dipinto olio su tela da Casimir Carbonnier nel 1818.  Sir Neil Campbell (1776-1827) è uno dei protagonisti della vicenda napoleonica che si svolge all’Elba tra il 1814 e 1815. Incontra Napoleone per la prima volta nell’aprile del 1814 a Fontainebleau. È infatti uno dei quattro commissari delle potenze alleate che devono scortare Napoleone attraverso la Francia sino all’imbarco per l’Elba ed è  l’unico a seguirlo sull’isola per tutti i dieci mesi. Approfittando di un suo viaggio a Firenze, Napoleone potè evadere dal soggiorno elbano, fatto che servì a identificare Campbell con “l’uomo che lasciò fuggire Boney”. Come lo stesso Campbell scrive nel suo “Journal of occurrences in 1814-1815”, Lord Castlereagh, ministro degli Affari Esteri dell’Inghilterra, lo aveva incaricato di raggiungere i rappresentanti di Austria, Russia e Prussia che lo attendevano a Fontainebleau. Nel suo diario Campbell ricorda che: “the period of my stay at Elba would depend on Bonaparte’s wishes and my own management; that the mission would afford me many interesting and useful opportunities for the observation of his character  and proceedings, feelings and position in his new residence”.  Sin dal suo arrivo, la presenza di Campbell fu apprezzata da Napoleone. Quando a maggio Neil Campbell fece sapere di essere pronto a ritirarsi allo stesso modo dei suoi colleghi alleati, il Maresciallo di Palazzo  Bertrand gli rispose che “sa présence et sa persone étaient agréables à l’Empereur”. Campbell ha svolto un ruolo fondamentale nella corte e nella vita dei Bonaparte all’Elba: era lui che introduceva i visitatori inglesi di rango che si volevano incontrare con Napoleone, ed era lui che teneva costantemente aggiornato Napoleone su quanto accadeva durante il Congresso di Vienna ed in Europa e gli procurava i giornali francesi ed inglesi che parlavano di lui. Fu lo stesso Campbell a facilitare le pratiche per  l’arrivo all’isola di Maria Letizia Bonaparte, madre dell’Imperatore. Della sua stretta relazione con Napoleone rimangono le testimonianze dei colloqui  privati svoltisi proprio alla residenza Imperiale dei Mulini il 3 agosto, il 14 settembre, il 31 ottobre, il 4 dicembre, il 21 dicembre del 1814. Rappresentando la potenza inglese, di fatto Campbell era l’unico ambasciatore d’Europa e garantiva con la sua presenza sull’isola una sorta di protezione a Napoleone, che ne apprezzò le qualità e la lealtà. Questi suoi rapporti gli procurarono critiche ed accuse in Inghilterra ed in molti gli rimproverarono di essere stato complice di Napoleone. Muore nel 1827 in Sierra Leone, terra della quale era stato nominato governatore. Un nipote ne ha raccolto i ricordi relativi al periodo elbano, poi tradotti da Amédée Pichot nel 1873,  e intitolati Napoléon à l’île d’Elbe. Chronique des événements de 1814 à 1815. D’après le journal du Colonel Sir Neil Campbell.